alVolante2018011
Chi guidava quel giorno? I l “problema del guidatore” ha fi- nalmente una soluzione. Torniamo a luglio 2003, quando viene intro- dotta la patente a punti. Da quel mo- mento, il proprietario dell’auto che ri- ceve a casa una multa per un’infrazio- ne grave, deve comunicare il nome del trasgressore (cui vengono sot- tratti i punti) alle forze dell’ordine. In alternativa, c’è una sanzione supple- mentare (attualmente di ben € 286). QUESITO CON RISPOSTA Ma se il titolare della vettura fa ricor- so, è obbligato a comunicare i dati di chi si trovava alla guida ? Per 15 anni, circolari ministeriali e sentenze varie non hanno dato una risposta univoca, col risultato che ogni automobilista si comportava in modo diverso. Ora la Cassazione (sentenza 18027/2018) fa chiarezza: il nome va sempre fornito. Se vi recapitano una sanzione per una grave infrazione, dovete segnalare alle forze dell’ordine chi era al volante della vostra auto. Anche se fate opposizione ❱❭ COMUNICA I DATI DEL TRASGRESSORE Entro 60 giorni dal ricevimento della multa, comunica il nome del gui- datore al momento dell’infrazione. Non sborserà un euro in più. Il trasgres- sore subirà il taglio di punti-patente proporzionato alla violazione. ❱❭ NON FORNISCE IL NOME Il titolare del veicolo non indica il nome di chi guidava, o comunica al- le forze dell’ordine di non ricordare chi era al volante: riceve la multa sup- plementare (€ 286) ma la patente (sua e del trasgressore) è salva. ❱❭ COMUNICA CHI GUIDAVA E VINCE IL RICORSO La multa originaria viene annullata dal giudice di pace oppure dal prefetto. Nessuno perde punti-patente: il taglio di crediti era stato “mes- so in freezer” dalle forze ordine, in attesa dell’esito del ricorso. ❱❭ COMUNICA CHI GUIDAVA E PERDE IL RICORSO Se si è rivolto al giudice di pace, il titolare dell’auto paga la multa; in caso di opposizione al prefetto, sborsa il doppio della sanzione origina- ria. In entrambi i casi al trasgressore vengono decurtati i punti-patente. ❱❭ NON COMUNICA CHI GUIDAVA E VINCE IL RICORSO Sanzione cancellata. Nel frattempo, però, è molto probabile che le forze dell’ordine abbiano inviato la multa supplementare di 286 euro al proprietario: va pagata, alla luce della sentenza della Cassazione. ❱❭ NON COMUNICA CHI GUIDAVA E PERDE IL RICORSO La sanzione originaria è confermata dal giudice di pace o raddop- piata dal prefetto. È molto probabile che il titolare della vettura abbia ri- cevuto la multa supplementare di 286 euro, arrivata nel frattempo. Verbale taglia - punti : quello che può fare il proprietario dell’auto PAGA LA MULTA Il proprietario può pagare en- tro 5 giorni dalla notifica,con uno sconto del 30% (fanno eccezione poche violazioni pesantissime). O versare l’in- tera ammenda fra il 6° e il 60° giorno.È un’ammissione di colpa: il ricorso è vietato. NON PAGA LA MULTA Il titolare dell’auto non versa l’ammenda.Anzi,la contesta: entro 30 giorni,può fare ricor- so al giudice di pace compe- tente, versando una tassa di 43 euro; oppure entro 60 giorni, si rivolge al prefetto della zona. In collaborazione con Laura Biarella (avvocato) e Luigi Bechi (esperto in diritto della circolazione) 140 MULTE A CASA FACCIAMO RICORSO
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