alVolante2018011

52 AUTO DA SOGNO FERRARI MONZA SP1 E SP2 PULIZIA ASSOLUTA Poche linee essenziali per una delle Ferrari più “pure”, nello stile, di sempre. A bordo si accede dalla piccola porta incernierata verso l’alto R ecuperare lo spirito delle “bar- chette” (ovvero, delle auto scoperte più sportive) che cor- revano e vincevano negli anni 50 del secolo scorso. Ovviamente, in chia- ve moderna. A cominciare dalle pre- stazioni, che devono essere quelle delle Ferrari di oggi: con questo in- tento è nato il progetto Monza del Cavallino. Identiche nella meccanica, la SP1 e la SP2 differiscono per il nu- mero dei posti: la prima ha soltanto quello di guida, la seconda ne offre uno anche per il passeggero. UNA NUOVA DINASTIA Le due Monza fanno parte dell’ine- dita famiglia di vetture chiamata Ico- na: si posizionano fra le Special Se- ries (auto derivate, come nel caso della 488 Pista, dalle Ferrari “nor- mali”) e le “hypercar” come Enzo e LaFerrari. Al contrario di queste ul- time, non propongono soluzioni av- veniristiche che ritroveremo nelle Ferrari di domani, ma sfruttano la meccanica (debitamente affinata) dei modelli attuali. Prodotte in tira- tura limitata (“meno di 500 esem- plari” fanno sapere da Maranello) e personalizzate nelle tinte e nei ma- teriali degli interni secondo i gusti dei clienti, le Monza sono già un pre- zioso oggetto da collezione. Nostalgia fa rima con tecnologia Monoposto o con due sedili, come le berlinette da corsa dei bei tempi andati, le due nuove supercar italiane si guidano “senza filtro”: con l’aria in faccia

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