alVolante2018011
55 COME CANNONI PUNTATI I quattro terminali di scarico nel largo estrattore d’aria dominano il posteriore. Caratteristiche le aperture poco sotto gli specchietti UNA MISCELA DI TRADIZIONE E MODERNITÀ Il guidatore è avvolto dalla vettura, con la testa che rimane esposta. Mancando i vetri (e qualsiasi coper- tura d’emergenza), alla Ferrari hanno risolto il pro- blema dell’aria che investe il viso con il Virtual Wind Shield: un sistema brevettato che sfrutta la partico- lare forma della palpebra copristrumentazione per deviare il flusso lontano dal capo di chi è al volante. Come nelle barchette d’epoca, il braccio sinistro è quasi a contatto con la porta, che si sblocca tirando una fascetta in cuoio. Accanto alla spalla destra c’è un alto elemento in fibra di carbonio che attraversa longitudinalmente l’abitacolo (e che, nella SP1, vie- ne parzialmente rivestito dalla copertura amovibile). TUTTA APERTA, EPPURE HA IL “CLIMA” Ripresi dalle altre Ferrari di oggi i tanti comandi con- centrati nel volante e il cruscotto, con il grande con- tagiri centrale a lancetta, affiancato da due schermi. Se le cinture di sicurezza a quattro punti d’attacco so- no di derivazione rigorosamente agonistica, certi comfort sono da granturismo (l’auto può circolare an- che su strada). Per esempio, il climatizzatore automa- tico (utile pure in una scoperta), la radio e il limitato- re di velocità. Si gestiscono con semplici rotelle e pul- santi che ormai non siamo più abituati a vedere: sono tutti alloggiati nel tunnel centrale, assieme ai tasti del cambio robotizzato per selezionare la marcia in avan- ti, la “retro” e il sistema di partenza automatica. L’ANTENATO DEL PARABREZZA Nella SP2 un arcuato mini vetro di gusto rétro protegge “timidamente” dall’aria il passeggero. Con la fettuccia rossa si apre la porta
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy OTg5ODM=