SpiritoDiVino087

Un rapporto di amicizia e stima profonda legava Luigi Valori (qui sopra, autore nella sua cantina della linea biologica «Chiamami quando piove») a Gianni Masciarelli: insieme diedero origine a vini espressivi, audaci, in cui la mano dell’uomo ha semplicemente guidato l’indomabile essenza del vitigno. Così il Montepulciano d’Abruzzo Bio 2015, schietto, diretto e complesso. SPIRITO diVINO 16 ( PATRIMONI D ’ ITALIA ) La densità della luce d’Abruzzo di Sofia Landoni Cerasuolo d’Abruzzo 2017 , Montepulciano in purezza, suggerisce una spensierata leggerezza, ma poi spiazza, in bocca, con un’inaspettata tensione: è nettamente fre- sco, di un’acidità fine, dritta e persistente, a cui fa eco la sapidità intensa. Il Villa Gemma Cerasuolo d’Abruzzo 2017 compie un passo ulteriore, regalando il carisma di una maggiore complessità e una cesellata precisione nell’e- quilibrio tra la densità e la freschezza. Miriam percorre i S apeva guardare veramente, Gianni Masciarelli. Tutto ciò che era accarezzato dal suo sguardo veniva valorizzato e affermato nell’accezione del suo potenziale. Lui lo sapeva vedere, lo sa- peva cogliere e, soprattutto, lo rendeva oggetto privilegiato della propria creatività di uomo e di viticol- tore. Gianni si è implicato con la terra d’Abruzzo fino a generare una tessitura di rapporti umani, che la anima- no misteriosamente ancora oggi. Sì, perché se la storia di Gianni ha già dell’incredibile di per sé, è forse ancora più impressionante osservare quello che si vive e si respira og- gi in casa Masciarelli, dove il riverbero della persona di Gianni illumina ancora tutto quanto. Come Marina Cvetic´ Masciarelli prese in mano le redini dell’azienda in seguito alla prematura scomparsa del marito e come si trovò ad affrontare difficoltà di ogni genere, è cosa nota. Così co- me lo è il profondo rapporto di amicizia e di lavoro che si instaurò tra Gianni e Luigi Valori, autore della linea biolo- gica distribuita da Masciarelli «Chiamami quando piove» (vedi Spirito diVino n. 85). Il presente narra ancora quella forza capace di imprimere un’orma indelebile nella terra e assume il volto di Marina, della figlia Miriam Lee e di Luigi. Ognuno di loro mette a tema il proprio rapporto con quest’uomo, camminando nel solco tracciato da lui. Miriam Lee è il capitolo più recente della storia di Mascia- relli, quello che ripropone il vivace contenuto di un tem- po utilizzando parole e caratteri nuovi. Miriam conduce le degustazioni prendendo spunti da tutto e raccontando aneddoti della vita di casa Masciarelli, passati e attuali. Nel parlare della sua terra confessa una predilezione per quel Cerasuolo d’Abruzzo che è l’orgoglio dei viticoltori locali. È un rosso vestito con i freschi abiti di un bianco, in cui potenza, struttura e spiccata acidità si fondono a dare un vino estremamente gastronomico. Il profumo di frago- lina e ciliegia che emerge dal calice di Gianni Masciarelli

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