SpiritoDiVino087
di Amedeo Itria Il mare, la Vitovska e tre etichette sul podio SPIRITO diVINO 22 ( ORGOGLIO CARSICO ) L ’ideale più autentico che abbraccio nel mondo del vino è sicuramente il legame che annoda salda- mente un determinato prodotto al suo territorio di origine: il famoso «terroir». Il pensiero di po- termi ritrovare geograficamente solo avvicinando il bicchiere al naso mi affascina sempre, al cospetto della sa- crosanta identità territoriale. Ed è in funzione di questo ideale che il 15 giugno 2018 si è aperta a Duino (distante venti minuti da Trieste) la 12esima edizione di Mare e Vitovska , il conso- lidato evento annuale che celebra in tutta la sua grandezza il vitigno più tipico della zona del Carso. La Vitovska (l’accento è sulla i) è a dir poco l’emblema del territorio. Un vitigno loca- le nato probabilmente da un incrocio spontaneo tra la Malva- sia e la Glera, non a caso gli altri due unici vitigni autoctoni a bacca bianca. Sostanze color dell’oro di buona densità avvol- gono l’interno del calice e a ogni rotazione sprigionano sbuffi salmastri, canditi ed erbacei che accarezzano con delicatezza l’olfatto del degustatore. Alle volte dimostrano forza a livello gustativo, le più raffinate invece si distinguono per l’eleganza del sorso e dalla sapiditàmarina. Èconqueste basi chemi tuffo nel mare di produttori che popolano i banchi d’assaggio sparsi per le piccole vie del Castello di Duino (in alto), sede dell’even- to. La location merita sicuramente una menzione particolare: il castello, arroccato sull’ultimo sperone roccioso del Carso e a picco sul mare, è stato edificato alla fine del XII secolo sulle ro- vine di un avamposto romano. È percorso sia nel giardino in- torno sia all’interno delle mura da splendide viuzze passeggia- bili dove sono stati allestiti i banchi d’assaggio sia di Vitovska sia di gastronomie locali. Ecco una degustazione da podio. Cˇ otar Vitovska 2015 Veste un bel giallo dorato con qualche striatura color buccia di cipolla, al naso apre tra erbe aromati- che e incenso per poi passare ad aromi rocciosi e di frutta disi- dratata, accenno di mandorla finale. Sorso energico, lieve grip tannico dovuto alla macerazione sulle bucce. Chiusura salina. Zidarich Vitovska 2004 La Vitovska è un vino che du- ra nel tempo, qui ci sono le prove. Naso di pasticceria quasi burroso, lascia spazio all’essenza di limone, di erbe amare e officinali, poi mare, profumo di mare e di scogli. L’acidi- tà è ancora brillante così come la salinità. Elegante nel sor- so: morbido e teso. Quando l’essenziale vale tutto. Mistica. Skerlj Vitovska 2016 (prova di botte) La mia preferita, di sicuro la più fine al gusto. Profumi di pesche fresche si accom- pagnano in egual potenza con dei canditi di arancia, un lieve caramello e lo sfondo minerale, di talco. Citronella ed erbe of- ficinali a concludere. Elegantissima in bocca è morbida e fre- sca, lascia il palato in una sottile tensione acida. La personale campionessa di serata. Certo che, con la varietà a disposizione la scelta è stata ardua,ma è statounpiacere entrare in contatto con un territorio capace di produrre una qualità altissima, re- stando fedele alla sua identità (www.carsovinokras.it ).
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