SpiritoDiVino087

( LE PROVE DI SPIRITO ) SPIRITO diVINO 93 Sopra, Arturo Merzario su Ferrari 156 F1 Shark nose. In alto, Romain Dumas, vincitore su Volkswagen I.D. R Pikes Peak dell’Hillclimb, gara in salita ed evento clou del Festival of Speed: è premiato da Vincent Montalescot, executive vice president marketing Montblanc con un TimeWalker Manufacture Chronograph Cappuccino edition. A destra, eleganza british; sotto, Davide Cerrato. strarsi con la massima trasparenza una cosa vera, tangibile, dove lo spazio/il tempo tra- sporta la mente e il corpo oppure si indossa con l’orgoglio e la sicurezza. Il vino e i suoi affini non possono che regnare sovrani in questo luminoso quadro londine- se. Sì, proprio quello dell’Hound Lodge. I banchetti sono deliziosamente apparecchiati e serviti con i frutti biologici della tenuta agricola e possono essere degustati dapper- tutto: nel suo salotto su comode e sontuose poltrone, nei corridoi ricamati con passioni agonistiche o nelle camere da letto, quest’ul- time sintesi estrema di finezza e rifinitura. E poi ancora, romanzi, enciclopedie, dipinti d’epoca e tanti altri pezzi d’antiquariato, dap- pertutto, per riflettere la lunga storia della casata dal 1697. L’effervescenza e i colori del vino scortati nelle serate dagli spiriti bollenti dell’alta gradazione divengono anch’essi, a pieno diritto, un’altro fondamentale fil rouge di questa relazione tra due mondi da vivere e da collezionare, ovvero le competizioni spor- tive e l’orologeria automatica. Ampio respiro soprattutto agli Champagne (Brut Premier di Louis Roederer nella lounge Montblanc che è event sponsor come Veuve Clicquot, bolli- cina della manifestazione), ai rosé di Proven- za (Rock Angel di Château d’Esclans), agli Chardonnay e Pinot noir del Marlborough neozelandese (Cloudy Bay e Jules Taylor) per poi virare sui Porto, sui Brandy e sui Whisky, tanto amati dal pubblico anglosassone. Ele- ganza, gusto e internazionalità non si fondo- no quindi solo dove possono volare le aquile, ma anche e soprattutto nel luogo in cui la passione per la scienza tecnologica e per l’e- nogastronomia crea quel quid ideale di sana convivialità. Del resto, come recita una ge- niale e curiosa iscrizione tra i meandri di ca- sa, «il senso di libertà che trovi qui è solo un sorteggio». Lunga vita a Goodwood e al suo official timing partner Montblanc nell’impo- stare il challenge della dinamicità. Per un tale know-how, rigorosamente pratico e cor- poreo, raggiungere le massime vette (che sia- no ghiacciai o meno) non dovrebbe essere un percorso, poi, così tanto complicato.

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